GELATO NATURALE

Ispirandosi alla migliore tradizione della gelateria artigianale, sempre attenti nella scelta delle materie prime, oltre a quelle selezionate per la produzione del cioccolato, come le fave di cacao trinitario del Venezuela, i pistacchi di Bronte, le nocciole “trilobata gentile” IGP Piemonte, Pinoli del Parco di san Rossore, aggiunge la frutta locale di stagione delle migliori qualità.

Per latte, panna e uova ci riforniamo da aziende locali. I colori sono quelli naturali della frutta e delle altre materie prime. Non utilizziamo né coloranti, né aromi e additivi artificiali vari.

Il gelato prodotto quotidianamente è garanzia di genuinità. Inoltre la conservazione nelle tradizionali carapine (o pozzetti) assicura la perfetta conservazione della fragranza di gusto e la persistenza aromatica, perché il gelato non si ossida e i sapori rimangono definiti.

I giusti tempi di lavorazione assicurano una buona maturazione del gelato e soprattutto una eccellente omogeneizzazione del prodotto.

Infine la fragranza aromatica e la persistenza aromatica ne fanno un prodotto che soddisfa tutti i nostri sensi.

CIOCCOLATO ARTIGIANALE
Bean to Bar

La scelta di iniziare la lavorazione già dalla macinazione delle pregiate fave di cacao del Venezuela permette di controllare completamente tutto il ciclo di trasformazione sia per quanto riguarda la lavorazione che gli ingredienti utilizzati.

Infatti, attraverso un’attenta valutazione dei tempi, la lenta raffinazione nella macina in granito permette di esaltare le caratteristiche del cioccolato.

Il passaggio successivo, detto temperaggio, mira a stabilizzare i cristalli di burro di cacao, servendosi di repentine variazioni di temperatura. Il risultato finale è quello di un prodotto con una superficie lucida e uniforme.

Il processo continua con l’accostamento al cioccolato di altri sapori, accuratamente scelti in base al territorio e alla qualità: i pistacchi di Bronte, le nocciole del Piemonte, i pinoli di San Rossore, e così via.

Per ultima, ma solo in ordine di tempo, entra in gioco la parte creativa.

LE LUNE DI GALILEO

In una notte di Novembre del 1609, Galileo puntò per la prima volta il suo “occhiale” verso la luna. Era uno dei primi cannocchiali, ancora rudimentale, forse fabbricato da un artigiano fiammingo; Galileo però lo aveva perfezionato, tanto da poter ingrandire il diametro lunare di 14 volte: meno di un telescopio giocattolo di oggi. Con quello riuscì a vedere qualcosa che nessun occhio umano aveva mai potuto osservare. Lui per primo ne fu sbalordito.

Pensando allo stupore provato da Galileo quando scoprì le irregolarità della superficie lunare, Carla ha avuto l’idea di rendere omaggio a lui e alle lunghe e numerosi notti passate a osservare il cielo, con un prodotto piacevole e di qualità. Linda e Renata si sono unite con entusiasmo al progetto ed ecco che cosiì sono nate le piccole lune di cioccolato.